Per questo piatto utilizzo casarecce di grano tenero, con un proprio profumo si discosta da quello tradizionale e che ho scelto di abbinare ad una rivisitazione dell’Amatriciana.
Il grano appare più dolciastro con sfumature di crosta di pane che possono portare a nuove interpretazioni di questo classico piatto della tradizione italiana, anzi della zona degli Appennini compresa tra Lazio e Abruzzo.
La prima innovazione del piatto è nell’uso del burro al guanciale, che si ottiene fondendo il sapore del burro con quello del guanciale e insaporendolo con un tocco di concentrato di pomodoro.
La seconda innovazione è quella della salsa di pecorino, dove il formaggio viene infuso con pepe nero, in modo da preservare l’autenticità della pasta amatriciana, ma anche della carbonara.
Questi elementi unici conferiscono alla pasta una consistenza desiderata.
Procedimento:
In una padella antiaderente sciogliamo il burro a fuoco medio e aggiungiamo il guanciale a cubetti. Cuociamo fino a quando il guanciale diventa croccante e rilascia il suo grasso.
Aggiungiamo nella padella il concentrato di pomodoro e mescoliamo bene lasciando cuocere per circa 5 minuti, per permettere ai sapori di amalgamarsi.
Nel frattempo, prepariamo la salsa di pecorino: in una ciotola, mescoliamo il pecorino grattugiato con abbondante pepe nero.
Poi, in una pentola capiente portiamo le casarecce ad ebollizione abbondante acqua salata e scoliamole al dente per migliorare la masticabilità e fare una mantecatura finale. Quando le casarecce sono pronte, scoliamole e trasferiamole nella padella con la salsa di pomodoro e il guanciale.
Mantechiamo bene, assicurandoci che ogni casareccia sia ben rivestita dalla salsa. Aggiungiamo la salsa di pecorino e pepe alla pasta e continuiamo a mescolare finché il formaggio non si fonde con la pasta, creando una consistenza cremosa.
Servire le casarecce di Autonomia B calde, guarnite con pepe nero fresco a piacere.
Buon appetito!